Descrizione Progetto

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“Aiutiamo i clienti a vivere in edifici sicuri”

immagini centro Alzheimer

  • Centro Alzheimer Bitonto prospetto principale illuminato 2
  • Centro Alzheimer Bitonto prospetto principale 2
  • Centro Alzheimer Bitonto prospetto principale illuminato
  • Centro Alzheimer Bitonto giardino esterno
  • Centro Alzheimer Bitonto atrio interno
  • Centro Alzheimer Bitonto zona diurno
  • Centro Alzheimer Bitonto nodo struttura acciaio
  • centro alzheimer bitonto struttura in acciaio

Descrizione

Lo studio di ingegneria strutturale “Leostrutture” ha progettato e diretto le opere architettoniche e strutturali del nuovo centro per anziani affetti dal morbo di Alzheimer “Villa Giovanni XXIII”, sito in Bitonto (BA).

L’edificio ha una superficie strutturale di circa 1500 mq e un volume di circa 5000 mq.

La qualità del progetto è il primo passo verso la cura della malattia

Dopo aver firmato l’incarico di progettazione e direzione dei lavori del centro Alzheimer di Bitonto partecipammo alla riunione del consiglio di amministrazione dell’ente promotore avente l’obiettivo di individuare le strategie da perseguire nella realizzazione del centro.
Il consiglio di amministrazione dell’ente ci comunicò che loro visione era quella di “realizzare il centro Alzheimer più evoluto d’Italia che garantisse il pieno soddisfacimento delle esigenze implicite, esplicite e latenti degli anziani affetti da demenza, dei loro familiari di tutto il personale addetto all’assistenza e comunque di tutti coloro che potevano influenzare o essere influenzati dall’attività del centro. Un intervento che fosse un modello di riferimento nazionale per le avanzate tecnologie costruttive utilizzate”.
La sfida era dura ma allo stesso entusiasmante e professionalmente gratificante.
In virtù dell’assenza indicazioni sulle metodiche da perseguire per progettare e organizzare ambienti destinati ad essere fruiti da un malato di demenza, effettuammo una vera e propria ricerca sulla malattia dell’Alzheimer e sulle sue caratteristiche evolutive con l’obiettivo di definire puntualmente non solo i comportamenti e i bisogni dei malati di demenza, ma anche le esigenze di tutti i cointeressati alla loro assistenza.
I nostri studi evidenziarono che il malato di Alzheimer subisce un processo di deterioramento progressivo di funzioni cognitive specifiche quali il linguaggio (afasia), la gestualità (aprassia) e la memoria. Al fine di individuare meglio l’evoluzione della malattia individuammo tre fasi evolutive: fase iniziale, fase intermedia, fase avanzata e, per ognuna di esse, ricercammo i sintomi relativi alla memoria, al linguaggio e alla gestualità, evidenziando quanto segue.
Orbene alla fine delle nostre ricerche sull’evoluzione delle sintomatologia legate all’Alzheimer fummo tutti assaliti da uno stato di ansia mista a tristezza: avevamo preso consapevolezza della drammaticità della malattia, avevamo capito il perché essa rappresentava un flagello sanitario dei nostri tempi, proprio come indicato nella “Dichiarazione di Parigi”, adottata all’unanimità il 29 giugno 2006 a Parigi al convegno annuale di Alzheimer Europe. Il tutto aggravato dall’aver appreso che la cura dell’Alzheimer è ai primi passi, che al momento non esistono ancora farmaci che guariscano o blocchino la malattia.
Una ventata di positività sul nostro stato di angoscia, fu l’apprendere che fra le varie terapie non farmacologiche proposte per il trattamento della demenza, la terapia di orientamento alla realtà (ROT) è quella per la quale esistono maggiori evidenze di efficacia (seppure modesta). Questa terapia è finalizzata ad orientare il paziente rispetto alla propria vita personale, all’ambiente e allo spazio che lo circonda tramite stimoli continui di tipo verbale, visivo, scritto e musicale.
Il nostro compito era chiaro: progettare un organismo edilizio che agevolasse tale terapia di orientamento alla realtà (ROT). Iniziammo così la progettazione.

Organizzazione funzionale del centro Alzheimer

Il centro Alzheimer è stato organizzato in due zone funzionali: il centro diurno e il nucleo.
Il centro diurno, con superficie di circa 500 mq, accoglie e fornisce assistenza ai malati soltanto durante il giorno e rappresenta così una specie di “asilo” per anziani nel quale i malati entrano al mattino ed escono alla sera per far ritorno nelle proprie case.
Esso è composto da una grande sala di circa 200 mq, che comunica con ampi infissi sia sul giardino Alzheimer interno, sia sul giardino esterno, meglio descritti in quanto segue. Intorno a al grande salone si aprono due stanze destinate ad attività collettive e/o sportive, una cucina terapeutica nella quale i malati possono essere stimolati allo svolgimento di attività culinarie, una stanza da letto a due posti nella quale i malati possono riposare in caso di stanchezza, una infermeria per la cura dei pazienti, una sala destinata al rapporti con le famiglie in cui i parenti possono incontrare i pazienti senza disturbare le attività del centro, una serie di bagni accessibili ai disabili, la reception del centro.
Il nucleo residenziale , con superficie di circa 950 mq, con capienza di 18 posti letto, ha la funzione di un vero e proprio “albergo assistito”, particolarmente adatto ad ospitare i malati di Alzheimer allo stato avanzato, la cui cura non può più essere effettuata dai loro familiari, neanche di notte.
Le stanze si aprono su di un ampio corridoio, che si allarga in corrispondenza degli accessi in modo da evitare che l’aprirsi delle porte causi incidenti ai pazienti con difficoltà gesttuali
Le stanze hanno una dimensione di circa 33-35 mq, sono dotate di due posti letto e di un bagno, ovviamente fruibile ai disabili. In particolar modo le docce sono state realizzate a livello del pavimento per consentire l’accesso anche alla carrozzina.
L’arredo è stato studiato in modo tale da riproporre un ambiente “familiare” che ricordi il più possibile la casa del paziente.
Dal corridoio si accede ad altre stanze con le seguenti destinazioni funzionali: una cucina terapeutica con zona pranzo che affaccia sul giardino Alzheimer, un bagno assistito per la cura e l’igiene dei malati, una stanza di decongestione per i malati affetti da crisi di depressione acuta, uno stanza per il personale dipendente che consente momenti di rilassamento indispensabili per far fronte allo stressante impegno profuso per la cura dei malati di demenza, bagni comuni, due stanze per attività collettive, depositi e lavanderie, e, infine, un ambiente destinato ai rapporti con le famiglie in cui i parenti e/o i medici possono incontrare i pazienti senza disturbare le attività del centro.
Il centro diurno è collegato all’adiacente casa di riposo esistente attraverso un tunnel.

Il giardino Alzheimer con funzione terapeutica

Il centro Alzheimer è dotato di un giardino interno denominato “giardino Alzheimer” e uno esterno in collegamento con la strada.
Il giardino interno è opportunamente confinato e protetto per evitare il wandering afinalistico e il facile raggiungimento dagli spazi interni. In esso le funzioni terapeutiche sono affidate ad una scelta mirata di essenze (e, quindi, di odori per la stimolazione olfattiva) e di percorsi guidati con particolari riferimenti (stimolazioni visive ed auditive – scroscio di acqua corrente).
Il giardino esterno è destinato ai visitatori e prevede zone a parcheggio ubicate in modo non invasivo sia visivamente e sia come fonti di inquinamento acustico ed atmosferico, aree protette a verde ed altre attrezzate per percorsi guidati;
Entrambi i giardini sono dotati di illuminazione diffusa in modo da garantire una migliore visibilità dei percorsi in assenza di abbagliamento.

La sicurezza dei malati di Alzheimer

Le difficoltà gestuali dei malati di Alzheimer, se associate all’inadeguatezza dell’ambiente, possono provocare gravi incidenti, e, addirittura la morte dei pazienti. Cosicchè al fine di garantire la sicurezza dei malati sono state adottate le seguenti soluzioni.
• Le porte di accesso alle camere si aprono sia tirando sia spingendo, al fine di evitare le cadute dei malati di Alzheimer in fase avanzata, i quali hanno difficoltà a individuare e/o a memorizzare il senso di apertura della porta e, al contempo, non posseggono il controllo dei movimenti per spostarsi e consentire l’apertura della porta stessa.
• I pavimenti sono stati realizzati in gres porcellanato antisdrucciolo che evita lo scivolamento e garantiscono, al contempo lo strisciamento dei piedi, tipica dei malati allo stato avanzato.
• Il colore dei pavimenti è uniforme poiché i malati, allo stadio medio e avanzato, percepepiscono il cambio del colore a pavimento come un ostacolo.
• Per garantire l’accessibilità agli anziani su sedia a ruote, tutti i percorsi non presentano gradini e sono sufficientemente larghi da consentire il transito di due sedie a ruote.
• Tutti i corridoi sono dotati di corrimano al fine di garantire l’appoggio del malato
• Gli infissi esterni sono stati realizzati con vetro antisfondamento al fine di garantire la sicurezza nei confronti di cadute contro gli stessi da parte dei malati, dovute alla loro difficoltà gestuale.
• Ogni stanza e ogni bagno è dotato di tutti i dispositivi ed elementi necessari a garantire le condizioni di sicurezza previsti dalla normativa vigente: maniglie, supporti, segnalazioni acustiche e luminose facilmente raggiungibili ed accessibili.
• In tutti gli ambienti interni (esclusi i bagni) ed esterni sono installate telecamere a circuito chiuso, in grado di funzionare anche al buio grazie ad un sistema ad infrarosso. Dalla consolle centrale l’operatore è in grado di controllare sul monitor tutti gli ambienti.

La struttura portante

La struttura portante è stata realizzata in acciaio, per consentire la sua sopraelevazione futura.
Essa è antisismica ed è stata progettata con i più evoluti criteri di calcolo strutturale attualmente esistenti; essa rappresenta uno dei primi esempi in Italia di struttura calcolata con le recentissime norme antisismiche emanate dallo stato (ordinanza 3274 e s.m.i.).

Gli accorgimenti cromatici

Al fine di agevolare l’orientamento nello spazio dei malati, che viene meno con l’avanzare della malattia, si sono utilizzati i colori per realizzare i seguenti elementi tecnici dell’organismo edilizio.
• Le porte dei bagni sono state realizzate di diverso colore rispetto a quelle degli altri ambienti ciò al fine di agevolare il loro riconoscimento da parte dei malati.
• Il colore delle attrezzature per disabili sono in forte contrasto con quelli delle murature retrostanti per agevolare il loro utilizzo in considerazione delle problematiche di gestualità connesse con la malattia.
• Le pareti sono state realizzate tutte a colori chiari ed i pavimenti in tonalità abbinabili neutre per non assorbire e alterare la luce e per far risaltare gli arredi e gli elementi colorati.

Il benessere acustico dei malati di Alzheimer

I malati di Alzheimer allo stato medio e avanzato manifestano uno scarso sopportazione dei rumori; conseguentemente particolare attenzione è stata posta alla coibentazione acustica dell’organismo edilizio nei confronti dei rumori esterni attraverso i seguenti accorgimenti.
• Il solaio di copertura è stato coibentato acusticamente con pannelli di lana di roccia inseriti nel controsoffitto e con pannelli di polistirene espanso montati al di sotto dello strato impermeabilizzante.
• Le pareti perimetrali verticali sono state realizzate con pannelli prefabbricati in calcestruzzo cellulare autoclavato, materiale innovativo, che garantisce un abbattimento della pressione sonora del 30% rispetto ad altri materiali esistenti sul mercato.

Il benessere termoigrometrico dei malati di Alzheimer

Particolare attenzione è stata posta alle problematiche termoigrometriche con l’utilizzo delle seguenti soluzioni tecniche atte a garantire il benessere dei degenti e, al contempo, il risparmio energetico.
• Sulle pareti perimetrali esterne è stata montata una parete ventilata tipo TRESPA che costituisce la migliore soluzione tecnica per diminuire le dispersioni termiche.
• Il pavimento del centro Alzheimer è stato realizzato su un vespaio areato realizzato con moduli di plastica riciclata che garantiscono l’isolamento termico oltre ad evitare fenomeni di risalita capillare e condensa.
• solaio di copertura presenta un doppio strato di coibente termico: il primo costituito da pannelli in polistirene espanso estruso, il secondo dall’argilla espansa utilizzata per la realizzazione del massetto di pendenza.
• L’impianto di condizionamento è stato realizzato a ventilconvettori ad acqua con una distribuzione per zone funzionalmente simili.
• L’impianto di riscaldamento è del tipo a pannelli radianti a pavimento. Esso garantisce condizioni di benessere ottimali oltre che risparmi energetici notevoli anche con l’utilizzo di sorgenti di energia alternativa, quali, ad esempio, i pannelli solari.

L’igiene dei malati di Alzheimer

ome noto l’incontinenza è un sintomo della malattia dell’Alzheimer e le problematiche di igiene ad essa connesse necessitano di particolare attenzione. Tali problematiche sono acuite, all’ultimo stadio, dalla perdita di memoria dei pazienti che tendono a toccare le feci e a pulirsi anche sui muri.
Al fine di assicurare l’igiene e la pulibilità della struttura sono state studiate le seguenti soluzioni:
• I tramezzi dei corridoi sono stati rivestiti con pannelli in resina termoindurente (tipo TRESPA) che possono essere facilmente puliti con uno straccio e acqua. Detti pannelli vengono a anche utilizzati nella realizzazione delle sale operatorie per garantire l’igiene.
• Tutti i battiscopa e i giunti orizzontali tra pavimenti e rivestimenti sono stati realizzati “a sguscio”, cioè con una forma arrotondata che garantisce una migliore pulibilità degli ambienti ed evita l’accumulo di sporcizia negli spigoli.

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